Proiezione del film “Nel nome di Antea” di Massimo Martella
Cosa accade alle opere d’arte quando un paese entra in guerra?
Nel passato alcune persone hanno deciso di rischiare la propria vita per salvare le opere d’arte italiane dalla distruzione della Seconda Guerra Mondiale. La loro storia è raccontata da “Nel nome di Antea – L’arte italiana al tempo della guerra”, un film-documentario del 2018, diretto da Massimo Martella, con Massimo Wertmüller e Letizia Ciampa, distribuito da Istituto Luce Cinecittà.
Nel film, due quadri (il “Ritratto di giovane donna” Antea del Parmigianino e il “Ritratto di Alessandro Manzoni” di Francesco Hayez) raccontano la storia del loro salvataggio, e di come sono riusciti a uscire indenni dal conflitto, per poi essere restituiti al pubblico. Protagonisti di questa ed altre simili operazioni, sono degli eroi che hanno agito dietro le quinte, e i cui nomi non sono ancora conosciuti al grande pubblico.
Protagonista del film è anche il MAiO – Museo dell’Arte in Ostaggio e delle Grafiche visionare (nato a Cassina de’ Pecchi per volere del giornalista e scrittore Salvatore Giannella, che ha curato la ricostruzione del diario di Pasquale Rotondi ed ha istituito un omonimo premio per i salvatori dell’arte) che chiude le ultime scene del documentario.
Dopo l’anteprima nazionale di marzo al MIUR – Ministero dell’Istruzione dell’ Università e della Ricerca e la presentazione a Roma al Cinema Farnese lo scorso giugno, “Nel nome di Antea” ha girato tutta l’Italia, ed è arrivato anche a Cassina.